Cos'è l'arte generativa?
È una varietà di fenomeni ed esperienze che caratterizzano il coinvolgimento creativo tra l'arte e le nuove tecnologie. Si tratta di un nuovo linguaggio espressivo per me, grazie al quale si crea un percorso creativo guidato da determinate regole. Tale processo si basa quindi su un algoritmo creato al computer, ovvero una serie di istruzioni (macro) volte a risolvere un determinato problema sui contrasti cromatici. Il risultato ottenuto, non è più controllato solamente della mente umana ma viene condiviso tra me e la macchina. L'opera generata è deterministica: ogni qualvolta venga eseguito l'algoritmo si da forma ad un pattern, e sono ricorso a funzioni randomiche, non casuali. Con questa funzione realizzo opere uniche e singolari che variano ad ogni esecuzione del processo creativo.
Questo progetto generativo nasce dalla volontà di indagare e ampliare i campi della creatività umana non conseguibili ai giorni nostri senza l'utilizzo di strumenti informatici. Con questa chiave attuo un processo a catena in cui l'arte viene espressa dalla creazione del generatore stesso, e delle opere che quelle creazioni possono far nascere tenendo sempre presente che l'idea è processo. Dal 2013 sono iscritto al "Soave in Arte", e partecipo alle numerose iniziative e proposte. Dal 2014 contribuisco a preservare il Gruppo con la presidenza nel direttivo del Gruppo. "La magia del segno e del colore"
Sono affascinato dagli artisti che fondano il loro credo nella pazienza, nella ricerca maniacale di un tono cromatico, nel decidere di scegliere ad oltranza un soggetto prima di riprodurlo. Angelo Ambrosi rientra in questa categoria. Grafico per necessità, si rivela artista di pregio quando le sue mani usano delle speciali matite.
Mi spiego meglio, Angelo usa delle matite speciali per riprodurre i suoi soggetti. Dicono i filosofi che la nostra esistenza, e quindi necessariamente la nostra sensibilità artistica, si manifesta a vari livelli. L'arte Angelo Ambrosi si rivela per strati. Ciò significa che ogni suo ritratto, natura morta o paesaggio, appare nel suo compimento dopo un lungo lavoro che diviene nella sua completezza per strati successivi di elaborazione e sovrapposizione.
Le magiche matite che Angelo usa richiedono una prima bozza, quindi una revisione per rivedere le ombreggiature e via via fino al tocco finale, naturalmente di intensità più marcata e scura. La stessa perfezione si rivela nei dipinti che Ambrosi appronta con tecnica che già conosciamo; quella puntinismo, specialmente dei maestri francesi Seurat e Signac, ma il punto cromatico di Ambrosi presenta una novità, diventa partecipe della struttura compositiva, nel senso che ne descrive il soggetto in funzione alla sua natura.
Ecco che le emozioni sviluppate nel nocciolo dell'opera, restituiscono quel respiro cromatico di cui l'osservatore ha bisogno per condividere a livello emozionale l'opera stessa. Ora si tratta poetiche e intrise di felicità nell'esprimere volti conosciuti, ora sono dolcemente malinconiche nell'esprimere, attraverso la fragilità del mondo, le nature morte. Sempre e comunque l'arte di Angelo Ambrosi ha la facoltà di svelare l'attimo fuggente, quel "carpe diem" che solo la grande sensibilità di un vero artista sa esternare con un gesto figurativo intriso di pazienza e continui ritorni a se stesso.
Angelo Ambrosi continua la sua ricerca, la sua sperimentazione di novi effetti cromatici e lirici dei suoi disegni-dipinti inserendovi di volta in volta la ricerca della perfezione formale, quella cromatica e la piacevolezza estetica. Ambrosi è da qualche tempo Presidente del gruppo "Soave in Arte", un sodalizio di buon prestigio con esperienza ventennale. Auguri Angelo, per un proficuo lavoro nell'arte di donare il tempo, ma sono sicuro che ti rimarrà del tempo per incantarci ancora con tue nuove opere.
Critico d'arte Pier Antonio Trattenero
Arzignano, 10 agosto 2014