Lo spazio dell’anima, i colori delle emozioni
Nella sua opera: "L’origine dell’opera d’arte", Martin Heidegger afferma che: "l’Artista è l’origine dell’opera. L’opera è l’origine dell’artista". Un’affermazione a prima vista paradossale per chi pensa razionalmente. Ma l’arte non è razionalità, è puro atto creativo che pur svolgendosi nello spazio-tempo porta in sé una dimensione che supera tempo e spazio. Concetto difficile forse, ma è esigenza stessa dell’arte per riuscire a risultare tale. Seguo il Gruppo "Soave in Arte" da molti anni, come critico mi viene detto, ma non ritengo questo mio ruolo fondamentale. Mi piace piuttosto dire che appartengo a un gruppo di artisti, io che l’arte non la so esprimere e che dell’arte amo fruirne gli effetti come osservatore. "Soave in Arte" è un gruppo solido formatosi da diciotto anni, un gruppo che sa lavorare con serietà, umiltà, un gruppo che trova continui stimoli per crescere e maturare artisticamente. Le pubblicazioni, i cataloghi, le mostre personali e collettive ne sono prova evidente, pittori e scultori che amano profondamente la dimensione creativa che trabocca impulsiva o quieta dal loro essere. I modelli espressivi degli artisti di questo gruppo sono composti e legati alla formazione e all’approccio personale che gli stessi hanno avuto e vissuto nel loro sperimentarsi e manifestarsi. Dalla figurazione tradizionale dal sapore vagamente impressionista, all’astrattismo convinto, alle proposte formali o informali suggerite dalla voglia di sperimentare il rapporto con una realtà che agli occhi dell’artista si trasfigura. Ecco lo spazio dell’anima, delle emozioni, del percepire una dimensione che va oltre i sensi e oltre la tecnica, per fissare sulla tela, o per trasferire nella materia modellata, il concetto di esistenza, vissuta come tentativo intrinseco di originalità dell’essere. Forse è questa la magia che permette all’opera d’arte, non solo di rappresentare, ma anche di accogliere in sé un divenire, un accadere della verità che solo l’artista riesce a cogliere e fissare nell’opera. Critico d’arte Pier Antonio Trattenero