Maria Ballarotto

NascitaSoave, 20/04/1966
ResidenzaSoave
Cellulare340 500 1383
Emailmariaballarotto@libero.it

La sua passione innata per l'arte la spinge fin da giovane ad approfondire le tecniche dell'arte figurativa, dapprima come autodidatta poi frequentando corsi e lezioni presso i maestri: Grumini, Peretti e Dialma Seno. Ama dipingere i soggetti della sua terra: paesaggi, castello e scorci storici, esprimendosi con ricchezza cromatica.

Ha iniziato con la pittura ad olio, sperimentando in seguito anche l'acrilico e l'acquerello, che negli ultimi tempi predilige.

Dal 1988 espone in collettive, con artisti locali ("Soavesi in vetrina" – Palazzo del Capitano); nel 1993 partecipa alla fondazione del Gruppo "Soave in Arte", del quale fa tuttora parte, negli ultimi dieci anni con il ruolo di segretaria.

Con il Gruppo espone in collettive a:

  • Soave (Chiesa dei Padri Domenicani) - dal 2006
  • Caldiero (Gruppo Arte Giunone) - 1995
  • Venezia (Scuola dei Calegheri S.Tomà) - 1997
  • S. Bonifacio (Sede municipale) - 1999
  • Lonigo VI (Palazzo Pisani) - 2006
  • Breguzzo TN (Chiesa antica di S. Andrea / Sella Giudicarie) - 2017
  • Verona (Vic Ballet Academy) - 2019
  • Montecchia di Crosara VR (Centro congressi) - 2019/2020
  • Monteforte d'Alpone VR (Palazzo vescovile) - 2021

Dal 2006 è presente con le sue mostre personali, nel periodo espositivo del Gruppo, presso la Chiesa dei Padri Domenicani a Soave. Ha partecipato a concorsi di pittura nel territorio (Vestenanova 2017 – 2018 - 2019) con segnalazione.

Maria ama intensamente la terra dove è vissuta, avverte un profondo rispetto per la sua ciclicità e, attraverso le sue opere, cerca di esprimere al meglio la passione e la devozione per tutto il creato. I paesaggi, le nature morte, diventano i principali protagonisti delle sue produzioni artistiche, realizzati con l'intento di immortalare e preservare la natura, innocente e silenziosa, esattamente come si presenta agli occhi della pittrice, per le generazioni future.
Scorci storici, castelli, campi di papaveri sono espressi con tale naturalezza, eleganza e ricchezza cromatica da svelare la sensibilità e l'emotività di Maria Ballarotto. In alcuni dipinti compaiono delle figure umane solitarie (una o due al massimo) inserite in un contesto naturale, di silenzio e di forte meditazione, elementi che riflettono la delicatezza e la sensibilità dell'anima dell'autrice.
Con la sua estrema semplicità e naturalezza Maria, che ormai è affermata nel "dipingere il silenzio" prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei suoi quadri dominati da tranquillità, pacatezza e beatitudine. Si può affermare che la sua arte appartenga al genere realistico, in quanto non si avverte l'intenzione di cogliere l'impressione generale di ciò che l'autrice desidera rappresentare, bensì il tentativo di trasferire sulla tela esattamente il vero.
Talvolta nei suoi dipinti le sfumature sono forti e contrastanti fra loro, una specie di esplosione se pur delicata del suo stato d'animo, l'arte quindi per Maria rappresenta un rifugio, un luogo sicuro dove poter sentirsi libera di sfogare e manifestare i propri sentimenti e le proprie sensazioni. Critica d'arte Alice Lunardi

Tratto sicuro sostenuto da colori in perfetta sintonia con l'immagine, la pittura di Maria Ballarotto riecheggia reminiscenze impressionistiche prontamente sfumate nello stile suo piacevolmente originale carico di gioia e di amore per l'ambiente a lei familiare che dipinge in simbiosi armonica. Critico d'arte Pier Antonio Trattenero