Silvano Baù

NascitaCologna Veneta, 1947
ResidenzaSoave

Mi sono avvicinato all'arte già negli anni del liceo classico, quando, ho incontrato un professore di storia dell'arte colto e amante della pittura del Novecento, che ha suscitato in me una grande curiosità, a tal punto da spingermi ad una minuziosa ricerca di immagini pittoriche e di recensioni degli artisti di riferimento di quell'epoca artistica.

La mia formazione classica, mi ha dato inoltre la possibilità dello studio dell'arte greca, in particolare ho focalizzato lo sguardo alla scultura, e alla bellezza del corpo umano, perfezionata, poi, con gli studi in Medicina e Chirurgia.

Ho lavorato per anni con impegno nel settore sanitario e spesso mi dilettavo nella lettura delle vite e delle opere di molti pittori del Novecento, in particolare di Kandinsky, Klee, Mirò e di Picasso e altri delle relative scuole. Ero attratto dalle opere in cui il colore sembrava uscire dall'immagine.

Ho eseguito la mia prima opera "Praterie dell'Olanda" 1993 su una parete murale con colori ad acqua (2mx2m). Tante mie opere sono eseguite con disegni a mano libera e poi elaborati a computer o direttamente nella tela, con colori acrilici. Preferisco immagini che ricordano il cubismo e l'impressionismo. Negli ultimi otto anni mi sono avvicinato con buona volontà all'uso del tratto acrilico dando "sfogo" alla rappresentazione di immagini e forme nuove. Fare uno schizzo è disegnare delle idee, dare macchie di colore è suggerire il significato.

...se tu riguarderai in certi muri imbrattati di varie macchie o di pietre... potrai lì vedere, similitudini di diversi paesi, ornati di montagne, di fiumi, di cascate, di sassi, di alberi, pianure grandi, valli e colli in diversi modi: [...] perché nelle cose confuse, l'ingegno si desta, a nuove invenzioni. Leonardo da Vinci

L'elemento causale, la macchia, la forma, il dettaglio isolato in un contesto, possono dare allo spettatore una percezione di un mondo, anche non reale, ma piacevole, e da qui nasce una parte della mia creatività. È arte, anche ricavare senso e significato, da ciò che a rigore, sembrerebbe non averne affatto. Mi dedico spesso all'arte astratta, mediandola con la mia, più frequente, concezione figurativa, mi avvicino al quadro con una idea creativa che può cambiare più volte, prima della fine dell'opera: so come inizia, ma non ho idea, come finirà.

Partecipazioni a mostre ed eventi:

  • Mostra personale ad Asiago 2007
  • Tre Collettive a Soave nel 2019
  • Mostra collettiva a Trieste e Slovenia 2019
  • Mostra collettiva a Soave Gennaio 2020
  • Mostra a Trieste per il Carnevale, febbraio 2020